giovedì 13 dicembre 2012


Primo prototipo (quello nelle foto):
Rilevamento empirico delle misure
disegno 3D sommario  e messa in tavola 2D
taglio laser policarbonato  spessore 2 mm (ritaglio avanzato)
termoformatura su gamba di tavolo IKEA
prova ( ovvero rifare perchè troppo largo, troppo curvato, e i cavi dove passano?)
di nuovo taglio laser policarbonato (stesso ritaglio avanzato)
di nuovo termoformatura su gamba di tavolo IKEA
e quindi retroverniciatura nero lucido
fori per fissaggio (con fascette)
tempo totale mezza giornata
costo infinito.


Ipotesi mini produzione 20 coperture
taglio laser
termoformatura
retroverniciatura
tempo cadauno   1 ora
costo cadauno    160 euro

Ipotesi mini produzione 100 coperture
taglio laser
termoformatura
retroverniciatura
tempo cadauno   30 min
costo cadauno    80 euro


Ipotesi mini produzione 1000 coperture
taglio laser
termoformatura
retroverniciatura
tempo cadauno   10 min
costo cadauno    40 euro













Derby cover for Sportster available in aluminium, bronze, copper and brass. Soon!








lunedì 10 dicembre 2012


Prima di lascare il suo (PRIMO) commento Ciro ha chiesto di se potevamo aggiungere altre foto, giusto per inquadrare meglio la faccenda. E noi lo accontentiamo.
  




E visto che cia siamo alleghiamo anche il disegno definitivo (e ridotto) con le dovute correzzioni. Il profilo esterno sarà piano perchè lega meglio con la linea ideale degli steli.
 Ci sono anche i tagli interni per fare spazio al parafango (forse si poteva farne a meno, del parafango!) Ora si tratta di mettere giù un fissaggio intalligente e pratico. Si accettano consigli.

mercoledì 5 dicembre 2012


Questo è il primo pezzo uscito dallo stampo. Gel coat, vetroresina e un pò di mano d' opera, visto che si sono resi necessari alcuni adattamenti, che a video era impossibile valutare.

Ecco una fase del lavoro e alcune immagini dei passaggi intermedi.



Abbiamo deciso di progettare il componente in modo che possa adattarsi al meglio alla configurazione originiale, traduci focella e faro originali. Questo vuol dire che se hai una sportster originale puoi montare questo cupolino in 30 secondi. 

Ci sarà anche una versione "raccolta" costituita da cupolino e faro (omologato) già assemblati all'origine e venduti insieme. In questo caso basta smontare il faro (qualunque esso sia) e montare il nuovo kit sempre in 30 secondi.










Prossimanente vedremo come abbiamo sviluppato questa questa configurazione. Vedremo anche come "verranno fuori" (dagli stampi) gli altri cupolini della famiglia. E ce ne sono diversi.
E' importante sapere anche cosa ne pensate, per aiutarci a fare la giusta selezione. Pertanto fatevi sotto con i commenti.  
Va da se che lo scopo ultimo è la commercializzazione, che avverrà a partire da Marzo 2013. Si potranno acquistare questo e altri prodotti WOB (Wahhworks On Bike) direttamente sul catalogo on line (che Birgit cura insieme alla insostituibile Monica) .

Ci occuperemo contemporaneamente delle coperture per il fliltro, le borchie per i carter, i parafanghi (quel che ne resterà), le manopole, i serbatoi e tappi dedicati. Ci sarà quindi un vero e proprio kit che in pochi minuti trasformerà un sportster standard in qualcosa molto fuori dal comune. 
E siccome non ci piace restare senza far nulla, questo lavoro dovrà essere replicato (con le  dovute considerazioni) anche per le famiglie Softail e Dyna. Quindi preparatevi al peggio.
Arriverà il momento di fare dei test su strada e conto sul vostro appoggio.  Ciro e Werner, le vostre moto sono prenotate, sappiatelo.






Mi sento qui di fare anche una considerazione anticipatoria sui prezzi dei prodotti che venderemo. Questo perchè ci tengo a parlare chiaro e mi piace pensare che la neonata WOB e il pensiero che l'ha generata possano viaggiare insieme e con coerenza.
Il prezzo mette insieme il costo delle materie prime (che non dipende da noi), la mano d'opera per produrre i pezzi, e la qualità del lavoro in se.
Sulla mano d'opera stiamo lavorando per ottimizzare quella che si definisce un piccola produzione in serie (i numeri seguiranno proporzionalmente la vendita). Ci siamo definiti artigiani tecnomuniti, seguendo un'idea abbastanza trasversale di mercato auto prodotto, con rischi e risultati controllabili.
Seguendo questo solco abbiamo tagliato  tutti i passaggi tradizionali (costosi e lunghi)  della produzione in serie, accorciando la strada tra prototipo e prodotto, investendo al meglio le risorse (modeste) che avevamo. 
Qui a farci il culo, siamo in pochi, pochissimi, e il lavoro in proporzione è immenso.
Però in questo modo si aprono nuove strade , e c'è spazio per le idee originali, e certe scelte personali (più o meno coraggiose, giudicate voi).  E i costi sono sotto controllo, perchè si produce (quasi) senza magazzino, testando direttamente attraverso la vendita, cosa fonziona e cosa no. Va da se  che in questa faccenda bisogna essere in qualche modo preparati e avere una grossa riserva di entusiasmo.

WOB è un'azienda a conduzione famigliare, nel senso che gli oggetti gli produciamo noi, e li sentiamo nostri, sopratutto coraggiosi, che ci costano fatica pensarli e produrli, e che nessuno si azzarda a commercializzare. Questo perchè pensiamo di avere buone idee e vogliamo farle girare in questo mercato controcorrente e prolifico degli accessori per Harley ben fatti.
Chi ha compreso questa cosa si è già messo in moto da un pò, e già raccoglie i frutti meritatamente, come un certo Giorgio Sandi e la sua (relativamente giovane) azienda.
Questo uomo è diventato un riferimento mer noi. Ha avuto il coraggio di mettere sul mercato
quello che sul mercato non c'era, e lo ha fatto alla grande, surclassando tutti, con un prodotto
definitivo e cazzuto che nemmeno mamma harley ha avuto il coraggio di proporre.
Qualcosa mi dice che in quel di Milwaukee quelle moto se le dovranno studiare bene prima di
sparare fuori la nuova collezione. 

.
Sul prezzo dei nostri pezzi posso dire che sarà corretto, e sopratutto italiano. Non sappiamo come andranno le cose. Ma sappiamo dove vogliamo arrivare. 
Wob non farà mai oggetti di lusso o ingiustificatamente costosi. E non vuole cercare di acchiappare il mercato a destra e sinistra. Ci interessa fare felici un certo tipo di gente, con  idee abbastanza chiare e dichiarate, e un certo gusto  magari poco condivisibile, ma ben definito.

Faremo i conti con il  bello e il brutto della faccenda, e subiremo di buon grado i commenti di tutti, come succede a chi ha il coraggio  e la presunzione di esporsi.    
Ci butteremo nella mischia, e ci faremo le ossa, senza paura. Anche perchè, detto fra noi, ci stiamo divertendo un casino! A presto caproni 

Il team di WOB
Samuel e Birgit

mercoledì 28 novembre 2012






Che ve ne freghi o no occupiamoci, dunque, del primo cupolino, quello che monterà comodo, sulle forcelle strette tipo sporster ultima serie. Fase UNO: abbiamo disegnato tutto per bene, prendendo  le misure, e facendo un certo numero di scelte, che non sono solo estetiche.
Con un buon 3D affrontiamo sereni la fresatura e produciamo uno stampo pilota, da cui ricaveremo una prima scocca per le dovute verifiche.




La fresatura dello stampo porta via un pò di tempo ma è necessario per ricavare un modello ben fatto. Ho preferito scomporre lo stampo e affrontarlo una sezione per volta. Se si lavora precisi si ottiene esattamente quello che abbiamo disegnato.




Si incollano per bene tutte le porzioni tra loro e si procede alla lisciatura delle superfici. Anche qui bisogna prendersi il tempo perchè gli eventuali difetti anche lievi si verdanno clamorosamente nella replica. Usiamo stucco metallico per eliminare  le imperfezioni e due mani di fondo per rendere il tutto omogeneo e liscio. 




Ecco lo stampo con una mano di fondo (quasi) pronto per il lavoro succesivo.  Quando sarà perfettamente ascutto potremmo lo lisceremo ancora un pò per togliere i residui.




Preparatevi alla FASE DUE. Lavoreremo con la amata e odiata fibra per ottenere la  prima a di una lunga serie di cupole filanti, robuste e cattive. A presto, caproni!

martedì 27 novembre 2012


I mandrini si rompono, e quando si rompono è un gran rompimento di...mandrini. E siccome non potevo aspettare, il mandrino nuovo l'ho preso sul web, ed è arrivato in due giorni. Ma con gli attacchi sul lato sbagliato.




Nessun problema; ho fatto fare al vecchio mandrino un ultimo giro, sebbene non ne avesse più, ricavando sul lato stretto la predisposizione per il fissaggio della staffa. Mezz'ora di lavoro,
e la fresa era di nuovo operativa. Never give up!!!!!!








giovedì 15 novembre 2012

lunedì 12 novembre 2012


Tra una cosa e l'altra sono riuscito a montare la corona (di uno sportster) sull'Aermacchi. Ci sono una decina di denti in più, quindi tanto più scatto e meno velocità max. Ma va bene così, la signora ha superato i quaranta.

Anche il parafango è al suo posto, tenuto dal suo supporto e dallo scarico!


E i fazzoletti di rinforzo del telaio ancora da saldare.  


E il vano batteria, al suo posto anche lui.


Presto ci occuperemo della frizione a pedale e del cambio manuale!

martedì 6 novembre 2012


Questione di dettagli. Nel senso che se non li affronti, poi sono guai. Allora e' meglio disegnare tutto, pezzo per pezzo, anche per capire come si monta, come si smonta, prima ancora di sapere se si può fare, come si può fare, se resiste, se si evita il sottosquadro, se ci sta nel piano della fresa.













E poi magari arriva il diretto interessato e dice anche che avrebbe fatto diversamente. E vorrei vederlo come risolve ogni cosa, ogni benedetto dettaglio. Una giornat intera solo per mettere insieme una lente e la sua parabola, e poi il tutto dentro, senza rovinare la linea, anzi armonizzandola, anzi migliorandola. E poi resta ancora da capire come impedire al tutto di schizzare via alla prima accelerata. Supporti elastici? Fascette?





In realtà mi sto divertendo un sacco, nel vedere, giorno dopo giorno, come tutte le cose si stanno mettendo al loro posto, con la giusta tolleranza. Una volta superato l'ostacolo della forma, sulla quale c'è ancora il tempo di rimaneggiarla, ogni dettaglio tecnico si risolve da se.







La costruzione resta lineare, c'è un fuori ben raggiato, e un dentro, rifinito quanto basta per sistemare i componenti. Nella costruzione dello stampo ci preoccuperemo solo dei sottosquadri, ovvero li eviteremo accuratamente. Una buona pompa a vuoto farà il resto. 


Possiamo permetterci di fare anche una verifica lavorando un pelo con un programma di fotoritocco. Nessuna velleità. Giusto per capire le proporzioni.  

lunedì 5 novembre 2012


Ho deciso di occuparmi di cupolini perchè ero stufo di dover scegliere tra
QUESTO:




QUELLO:




o un trapianto (in)compatibile:



Vi faccio una domanda: mettiamo il caso che avete deciso di vendere la vostra moto, e mettiamo il caso che la vendete provvista di un bellissimo cupolino. Qual'è la prima cosa che smonterà il nuovo acquirente? 

E se le coperture (fairing) diventano l'argomento della discussione tra gli amici, vi accorgerete presto di essere tutti in disaccordo. Questo perchè mancano gli argomenti, e c'è una tale scarsità di proposte che si finisce sempre a scegliere tra questo e quello.

Io mi sono posto seriamente il problema, e siccome sul mio ferro non volevo metterci una padella qualunque, ho deciso di farmene uno da me.
E siccome le cose che faccio mi piacciono, e ho una certa dimestichezza con la produzione in serie , ho deciso di farne diversi, e se la cosa va bene, parecchi.
Fare cupolini non è facile, anzi è una vera rogna, e questo è il motivo perchè sul mercato c'è ne sono pochi, e spesso sono irragionevolmente brutti.

Ho messo in conto anche una certa presuzione, ma il mercato me lo sono studiato da vicino, e prima di mettermi all'opera ho valutato cosa si può fare, e cosa non voglio fare.

Stabilite queste cose, sono partito, ragionando come il nuovo acquirente, e ho seguito quelli che prima di me si sono buttati in questa cosa. A loro va il merito di aver "proposto" certe cose, investendo in un mercato nuovo, ancora  da formare. E questo è l'altro motivo  per cui adesso mi è venuta una sana "fretta" di fare.


Ho fatto però una scelta drastica, immaginando un componente che piace molto a poca gente, e non il contrario, come fanno altri.  In questo modo riduco di molto l'eventualità di produrre un'altra porcheria. E se tutto va bene sarà più facile  raccogliere le "impressioni" della prima serie, per lavorare poi serenamente su quella definitiva.  

Il problema di base è la compatibilità. Ovverò se vuoi una cosa facile da montare sarà brutta. Se vuoi una cosa bella devi adattare mezza moto. Sicuramente il faro è troppo alto, e il manubrio troppo basso, o viceversa. Allora cerchi qualcosa di meno avvolgente, e ti ritrovi a spendere 200 euri per un' unghia di plastica. Da qui una certa frustrazione, e la costante impressione di girare con qualcosa che non ti appartiene veramente, o che non hai scelto tu.

Va da se che un certo numero di decisioni vanno prese all'origine, e va da se che il risultato finale non può soddifare tutti. Mettiamo pure nel conto che  ho scarsa propensione per le linee
super moderne, e comincia a infastidirmi parecchio il richiamo insistente al vintage, quando non si tratti di vera e propria scoppiazzatura. Il rischio elevato di arrivare a un lavoro poco comprensibile c'è, ma io me ne frego allegramente.
Ho l'impressione che ci sia tanto spazio per cose nuove (purchè ben fatte) che sono sicuro di sbagliare solo se non faccio niente. Vedremo come andrà la prima serie. Se avrò fatto bene i conti, e se avrò letto bene negli occhi dei miei compagni di viaggio.

Intanto potete cominciare lasciando un commento, e se non vi dispiace iscrivervi, utilizzando il vostro account di Google. Non mi stancherò mai di dire che il vostro parere mi serve, sopratutto per fare le scelte giuste. Va bene anche un insulto, purchè sia sincero. Ditemi cosa ne pensate, va benissimio anche un "non mi piace", e se volete sparare fatelo. Tanto questi sono solo bozzetti.  Un saluto caproni!



lunedì 29 ottobre 2012

giovedì 25 ottobre 2012

La prima serie.


Ecco la prima serie di tappi serbatoio gia parzialmente lucidati. I primi dieci sono gia prenotati presso i miei amici-sostenitori-motociclisti. Siete avvisati: che vi piacciano o meno dovrete montarne uno sul vostro ferro. E questo è solo l'inizio.  


Alluminio lucidato.


Ecco la versione in alluminio lucidato sul mio serbatoio.




E questo è il master da cui ho ricavato uno dei modelli (saranno 5 in totale).
 A breve vedremo lo sviluppo della serie (impegnativa) di coperture anti moscerini
così potrete buttare via quelle padelle che vi ostinate a chiamare cupolini, e montare finalmete qualcosa di bello e durevole sul vostro ferraccio.

venerdì 19 ottobre 2012

La prima serie.

Che vi piaccia o no, presto sarà pronta la prima serie di 10 pezzi.